I MUNICIPI DI VEGLIE

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di Antonio De Benedittis

Il municipio è stato e continua ad essere ancora oggi l’edificio più rappresentativo di ogni comune, il punto di riferimento di ogni cittadino in quanto depositario e garante delle istituzioni democratiche.

Nel corso dei secoli il luogo dove gli amministratori si riunivano per assumere importanti decisioni nell’interesse della collettività, ha assunto diverse denominazioni ma sempre con le stesse finalità: prima theatrum pubblicum, poi sedile o seggio e infine municipio.

Anche se si trattava dell’edificio più rappresentativo del Comune, pur tuttavia si trattava sempre di modeste sedi, composte da una sola stanza, realizzate dall’Università (poi Comune) con enormi sacrifici perché la spesa per la loro costruzione era a totale carico dei cittadini i quali, già bastantemente provati da numerosi balzelli, erano chiamati a contribuire, manco a dirlo, con un ulteriore aumento delle tasse.

Numerose sono le sedi che il Comune di Veglie ha occupato nel corso dei secoli per questa finalità. Le prime notizie di un theatrum pubblicum nell’attuale largo Santa Irene risalgono al 1598, poi nel 1728 si dà inizio alla costruzione di un nuovo sedile con torre dell’orologio realizzato all’inizio dell’attuale via San Giovanni crollato dopo pochi anni in seguito al terremoto del 1743, mentre la torre con l’orologio, sopravvissuta al terremoto, crollerà dopo circa un secolo nel 1842.

Dopo il crollo del sedile gli amministratori di Veglie utilizzeranno come cancelleria comunale uno dei due magazzini che l’Università possedeva nell’attuale piazza principale che venivano usati per ammassare le derrate frutto delle decime dei prodotti agricoli che si dovevano corrispondere al feudatario; su questo magazzino, dopo il 1842, viene costruita anche una torre con orologio.

Con il trascorrere degli anni e per far fronte alle sempre più crescenti compiti demandati ai Comuni, specialmente dopo l’Unità d’Italia, viene deciso di demolire questi due magazzini e costruire al loro posto una decente casa comunale incaricando per il progetto l’arch. Nicola Perrone di Leverano il quale, dopo aver eseguito un sopraluogo ai locali della vecchia cancelleria, riferisce che: “nello stato in cui sono, sarebbe crudele il destinarli anche come luogo di detenzione” ; finito di costruire nel 1888 il nuovo Municipio, l’unico veramente degno di questo nome, dopo appena 70 viene demolito per mai sufficientemente chiariti e provati problemi di staticità.

Incomincia così un lungo peregrinare degli uffici comunali che vengono allocati prima in una abitazione privata presa in affitto e poi in appartamenti che il Comune aveva costruito per assegnarli a lavoratori; questa precaria sistemazione durerà fino al 1978 anno in cui viene finito di costruire il nuovo Municipio all’interno del Parco delle Rimembranze.

A questo punto potrebbe sembrare che il lungo peregrinaggio fosse finito, ma non era proprio così: con una decisione ancora oggi incomprensibile quasi tutti gli uffici comunali che avevano trovato posto nel Municipio appositamente costruito, vengono trasferiti in un altro immobile di proprietà del Comune sulla via provinciale per Salice, immobile  che era stato costruito con una destinazione diversa, creando in questo modo le condizioni ideali perché il Municipio costruito nel Parco delle Rimembranze, ormai completamente vuoto e privo da anni dell’ordinaria manutenzione, seguisse la stessa sorte delle altre sedi municipali che lo hanno preceduto.

E qui non è il caso di sindacare più di tanto per sapere come e perché sia stato abbattuto il Municipio in piazza Umberto I nel 1960, perché un eventuale simile approfondimento non può prescindere dal dare pure una risposta per conoscere come e perché sia stato abbandonato e lasciato all’incuria totale il Municipio nel Parco delle Rimembranze: i protagonisti sono diversi, ma la storia è identica.

Particolari sulle vicissitudini delle sedi comunali di Veglie nel corso dei secoli, nel documento che segue.

Di seguito il link per scaricare   la storia. Clicca sul titolo o sul logo per scaricare e/o visualizzare il documento in formato .pdf

I MUNICIPI DI VEGLIE

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